Primavera Ciclistica
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La nostra storia
Il Velo Club Primavera Ciclistica è stato costituito nel 1985, per volontà di un gruppo di appassionati di ciclismo, ereditando dal Gruppo Sportivo L’Unità il compito di organizzare la storica manifestazione Gran Premio della Liberazione, corsa in linea di importanza mondiale che si svolge tutti gli anni a Roma (64 edizioni disputate) ed il Giro delle Regioni, corsa in 6 tappe con la presenza di 25 nazioni circa da tutti i continenti (33 edizioni disputate).
Nel corso degli anni la società ha promosso molti altri importanti eventi del ciclismo:
- il Giro d'Italia Donne, organizzato per 3 anni (1988-1989-1990);
- la Coppa delle Nazioni-Memorial Fausto Coppi, corsa internazionale a cronometro, prima a squadre, poi individuale, 16 edizioni disputate;
- la finale mondiale della Grundig Cup di mountain bike a Villa Ada, in Roma, nel 1995;
- la Fiuggi Cup di mountain bike per 2 anni (1996 e 1997) con la partecipazione di atleti olimpionici come Paola Pezzo, Hubert Pallhuber ed altri azzurri;
L’Associazione è stata anche promotrice ed organizzatrice di molte altre iniziative nelle categorie giovanili:
- la squadra agonistica femminile ha conseguito negli anni importanti risultati con un gruppo di atlete avviate a questa disciplina tra cui, prima fra tutte, la romana Zarina Ronchetti, che ha conquistato 5 maglie azzurre e 2 titoli italiani, affiancata da Samanta Giardini anch’essa più volte azzurra;
- nelle categorie maschili il nostro Club ha avviato al ciclismo Leonardo Giordani che nel 1999 ha conquistato a Verona il titolo di Campione del Mondo. Nell’occasione Giordani è stato da noi invitato ad una premiazione organizzata alla Provincia di Roma dall’allora Assessore allo Sport.
Un importante elemento da rilevare è rappresentato dal fatto che la nostra associazione, nel corso degli anni, ha ospitato nelle manifestazioni organizzate a carattere internazionale, più di 70 nazioni.
Un'importante cineteca con reperti delle trasmissioni televisive della Rai è custodita nella sede della società, ciò ha consentito di attingere materiali utili alla realizzazione di un dvd-documentario del Gran Premio della Liberazione, al quale la Regione Lazio ha sempre assicurato sostegni morali e pratici che ne hanno consentito l’effettuazione.
Molti importanti riconoscimenti sono venuti a ripagare nel corso degli anni il prezioso lavoro svolto da decine e decine di volontari.
Patrocini e premi sono stati offerti dalla Presidenza della Repubblica, del Senato, della Camera dei Deputati e dalla Presidenza del Parlamento Europeo.
Molti importanti artisti infine, ispirandosi alle nostre manifestazioni, hanno offerto loro opere fra cui Sebastian Matta, Aligi Sassu, Alberto Sughi, Ennio Calabria, Gianpaolo Berto, Fernando Farulli, Ettore De Conciliis, Enrico Benaglia, Empedocle Amato ed altri, contribuendo in tal modo ad arricchire la pinacoteca della nostra associazione.
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EUGENIO BOMBONI non è più con noi.
Ci lascia una persona unica: lo sport e il ciclismo sono stati i suoi motivi di vita.
Si è sempre speso per un ciclismo mai disgiunto dalla società civile e per una democrazia che fosse a volte anche scomoda, però mai di facciata.
Per mezzo secolo ha dato impulso al Gran Premio della Liberazione elevandolo a evento di inarrivabile valore simbolico. Lo ha portato con passione e impegno agli altissimi livelli di oggi riuscendo a imporre l’incondizionato rispetto per la corsa anche ai più ostinati. E’ stato il primo a intuire le potenzialità del ciclismo femminile con il suo Giro Donne e anche il Giro delle Regioni è stato da lui ideato quale espressione massima dell’integrazione tra i territori.
Nessuno potrà mai dimenticare il suo tono burbero, il suo (da buon toscano) genuino “caratteraccio”, la sua cultura enciclopedica, la capacità di descrivere con parole appropriate e misurate non soltanto l’attività di organizzatore bensì ogni situazione affrontata con l’animo privo di condizionamenti di giornalista scrupoloso.
Il funerale è stato celebrato a Roma alle 15 nella Chiesa di Santa Maria della Consolazione al quartiere Tor de’ Cenci, via Aldo Della Rocca.
EUGENIO BOMBONI (Firenze, 27 gennaio 1930 – Roma, 19 luglio 2015)
Con il giornalismo nel sangue, aveva cominciato già nei primi Anni cinquanta una collaborazione con la redazione toscana de "L'Unità". Fu apprezzato subito e tutta la sua carriera giornalistica si è svolta all’interno di quel giornale. Nel 1960, chiamato a lavorare a Roma, la svolta: conobbe Franco Di Stefano, Guido Costa ed Elio Rimedio: personaggi importanti del grande ciclismo di quei tempi. E, sempre con il fuoro sacro del giornalismo dentro, accettò volentieri di porre la propria competenza sportiva per organizzare corse ciclistiche, attività che lo portò negli Anni novanta anche alla presidenza Associazione Internazionale Organizzatori. Tra le principali corse organizzate, ricordiamo in primis il Gran Premio della Liberazione, tradizionale gara del 25 aprile disputata a Roma negli anni più recenti nel circuito delle Terme di Caracalla e riservata oggi alla categoria Under 23; il Giro delle Regioni, gara a tappe per squadre nazionali di sua creazione, ideata nel 1976, e la Coppa delle Nazioni, una cronometro a squadre Under-23 ed Elite. E’ stato promotore e organizzatore del Giro Donne; è stato il fondatore ed era presidente onorario del Velo Club Primavera Ciclistica. Tra i riconoscimenti nazionali, da non dimenticare la stella d'argento del CONI.